A volte diamo per scontato che la nostra vista sia infallibile e che nient’altro ci potrebbe guidare più di questo senso. E se ad un tratto dovessimo fare i conti con l’oscurità? Se le nostre certezze per una sera lasciassero spazio ad una diversa percezione della realtà? Al Teatro in Piazza di Rimini è possibile immergersi in quest’esperienza. Per una sera, le emozioni esplodono di fronte all’impotenza del nostro senso dominante: la vista. La Cena al buio ti offre la possibilità di riscoprire tante sensazioni servendoti degli altri quattro sensi.
Il mio fidanzato mi ha proposto questa cena ed io ho accettato entusiasta. Quando le luci si sono spente però, per un attimo la paura ha preso il sopravvento. La cena al buio ti mette davanti ad una situazione completamente nuova. Dopo un primo senso di disorientamento, cerchi di utilizzare gli altri sensi, di percepire una forchetta che tintinna sul piatto, l’odore di pesce o la consistenza del pane.
In quel momento qualcosa cambia. Gusto, udito, tatto e olfatto si uniscono per sconfiggere la paura del buio e regalarti sensazioni che non avevi mai percepito così forte: un gusto delicato, un colpo di tosse, una tovaglia ricamata. A quel punto, l’occhio non cercherà la luce, non cercherà più disperatamente di vedere, ma si lascerà trasportare fidandosi degli altri quattro sensi. Scoprirai nuovi modi di percepire il mondo intorno a te, attraverso un’esperienza speciale che ti guiderà verso una maggiore consapevolezza della tua sfera sensoriale.
Oltre ad essere stata una cena unica nel suo genere, siamo stati serviti da camerieri ipovedenti. Da chi si accorge che ti è caduta la forchetta pur essendo dall’altro lato della sala.
Iniziative come questa dovrebbero nascere più spesso e chiunque dovrebbe partecipare almeno una volta. Per insegnarci a non seguire la strada più semplice, ma a scoprire il mondo in ottica tutta nuova. Per permetterci di riscoprire sensazioni che spesso dimentichiamo.
Sono esperienze che, se vogliamo, ci fanno aprire gli occhi.